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Il matto del saluto ha chiesto spiegazioni su ieri sera. Ho letto il messaggio stamattina alle sei, essendomi svegliata per un rumore. Volevo non fosse vero, volevo non dover leggere quel messaggio quando mi sarei svegliata, tanto che l'ho sognato. Ho sognato ciò che volevo, e ho, scritto di risposta mentre lo strozzavo con dei lunghi rami di altissimi alberi, e mentre io, la ragazza ingannata e il ragazzo con i riccioli ti circondavamo con il nostro potere, tu venivi assalito.

Sei tornato dopo mesi dalla tua grande città, e come mi ero promessa, non ti ho neanche guardato in faccia. Hai cercato di salutarmi e io l'ho fatto senza voltarmi. Abbiamo giocato tutti insieme a pallavolo nel parco, e involontariamente, giuro, delle pallonate ti sono finite addosso.

Tutto questo me l'hai fatto notare nel lungo messaggio che sono stata costretta a leggere.

Ma non sono stata debole come avrei fatto anno, me l'ero promessa. Adesso sta a te, subire le risposte di una scellerata. 

Mi hai addirittura chiesto il perché del mio atteggiamento, dopo che sei sparito per mesi mentre cercavo di scriverti e hai ingannato la ragazza.

Io e il ragazzo coi riccioli abbiamo già parlato, e presto lo saprà anche la ragazza, e allora sì, che dovrai preoccuparti.

Sai, è stato soddisfacente vederti subire le risposte che un anno fa avresti scritto a me; quelle risposte da pazzo, di uno che vuole però delle attenzioni, che poi concluderebbe con un "no no, stai tranquilla". Quelle risposte che mi hanno fatto sentire in colpa.

No, caro, non sono più quella dell'anno scorso, ma non sono neanche quella di un mese fa, soprattutto con te.

Sono finiti i bei momenti insieme, non perderò più un minuto con te. Dopo quello che hai fatto, ti meriti solo tutto quello che ti sei augurato quando cercavo di salvarti.

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